L’idea di una città ovvero la città ideale. E’ pensata ancora prima che costruita. Parte da un complesso di necessità. Da quelle primarie giù giù fino alle più lontane.
Ma il mio ideale non è l’ideale degli antichi romani
che fondarono la prima Roma. E nemmeno chi si arroccò sul primo insediamento di Poggio Mirteto viveva come si vive negli anni duemila. Cosa abbiamo in comune con chi ha gettato sudore e lacrime su queste terre solo cent’anni fa?La mia città ideale
nasce dalla cosa comune. Da un senso necessario di bellezza e dignità che forse
solo oggi possiamo pensare allargato. Dove sicurezza va a braccetto con strade
e marciapiedi puliti, spazi comuni di convivenza sono pensati per crescere
insieme nelle differenze. Le abitazioni sono state costruite nel rispetto delle
dimensioni e della vista della natura circostante. L’aria che respiriamo è
pulita perché non viviamo di inquinanti. Il nostro lavoro arricchisce i nostri
figli che troveranno beneficio e ci ringrazieranno per ciò che lasceremo loro.
Questa città è lo
specchio dei suoi abitanti. Anzi è una continua interfaccia. Potremo mai
trovare un ladro, un violento in una città dedita alla bellezza? No
naturalmente. Perché ognuno che si troverà a passare da questo gioiello sentirà
dentro di se l’impulso irresistibile ad essere anch’esso migliore, a dare il
meglio. Si sentirà abbracciato e coccolato come un bimbo. Le piazze sono
giardini, le strade silenziose, la luce artificiale rispettosa delle
sensibilità notturne. In questa città il lavoro è preciso e fatto di poche ore
settimanali. Tutto finalizzato al benessere collettivo.
Anche chi non è
d’accordo è in un certo senso integrato. C’è lo spazio per ogni attività, la mia
libertà arriva finalmente proprio dove arriva la vostra e lì si ferma.
Si. L’abbiamo pensata
bene questa città. Non capisco quindi il motivo per cui dopo una due settimane
anche le famiglie appena arrivate, traslocano e se ne vanno.
Scritto da Gianni in Novembre 2023
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