(Father and Son. Cat Stevens.)
“Mio fratello non sono io”,
urlava rauco il ragazzo col fiato rimasto “non mi parlare più di lui,
dell’università, della sua vita. Io non sono lui.” La voce era finita, dalla
bocca più aria che suoni, sibilava delusione, disperazione.
“Va bene, ora calmati, calmati”, l’uomo
provava a arginare il fiume in piena del figlio, ma l’esondazione era già
iniziata.
Nella stanza dipinte sul muro alcune copertine di vecchi 33 giri, la collezione un suo vezzo. Spiccava Tea for the Tillerman, un disco di Cat Stevens.
Subito sotto il disegno aveva scritto in corsivo il testo. Gli occhi del padre sulla prima strofa:It’s not time to make a change
Just relax, take it easy
You’re still young, that’s your fault
There’s so much you have to know
Find a girl, settle down
If you want, you can marry
Look at me, I am old
But I’m happy
L’ultimo volta che aveva sentito
la canzone parteggiava per la versione del figlio, ora era lui il padre, la
vita ha il senso dell’umorismo. Ma non c’era tempo per accorgersene. Le lacrime
del figlio ne accompagnavano le urla: “Fuori, esci da questa camera, non mi
capirai mai, io andrò senza la tua benedizione, laggiù le persone muoiono e noi
stiamo qui a parlare”, la sua sensibilità si scontrava ancora una volta col
mondo.
“E’ vero. Laggiù le persone
muoiono si, ma per gli errori dei governanti, per la loro propaganda, per anni
di assenze di politici e diplomatici, per la loro vanagloria e testardaggine.
Per l’assenza di valore dato alle vite”, replicavi.
“Si. E allora ce ne freghiamo? E
i bambini e le donne che muoiono? Hanno bisogno di medici e io lo sono. Stop.”
Il padre improvvisamente tacque, i
crampi allo stomaco: la sua verità era giusta per se stesso tanto quanto la
verità del figlio lo era per il figlio. E c’era un’altra cosa: lui lo capiva.
Il figlio non l’avrebbe mai ammesso ma aveva preso qualcosa dal padre. C’era
un’unica matrice: l’impegno politico, l’attenzione verso i deboli e i disagiati,
il tempo passato a cercare misericordia nel mondo. Poteva capire il figlio. Il
figlio poteva capire la sua paura di perderlo in una guerra lontana?
How can I try to explain
When I do he turns away again
And it’s always been the same
Same old story
From the moment I could talk
I was ordered to listen
Now there’s a way and I know
That I have to go away
I know I have to go
“Non credo nella violenza, nella
guerra, negli eserciti”, disse l’anziano con un filo di voce.
“Neanch’io. Ma sono un medico”,
rispose il giovane. Prese lo zaino già pieno, quello che il padre gli aveva
regalato per la gita in montagna dell’anno precedente e lasciò la casa.
Traccia: “Inventa la giornata di domani”
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