(Meglio se si legge il testo ascoltando a buon volume “Where
is my mind” dei Pixies)
“Con i piedi in aria e la testa per terra
Provi questo
trucco e ti giri, già.
La tua testa collassa
e scopri che non c’è niente dentro
Ti chiederai: Dove
sono Io? Dov’è la mia Anima, lo Spirito, l’Idea”
Canti
queste strofe, il trucco pesante ti scivola sulle guance. Seduta sul
marciapiede guardi la gente passare, tu invisibile ai più. Qualche bimbo ti
guarda veloce, subito ripreso dall’adulto di turno. Le cuffiette entrano dure
nelle tue orecchie e urlano il tuo dolore muto alla gente. Solo tremori e occhi
e naso bagnati.
“Stavo nuotando ai
Caraibi
Gli animali si
nascondevano dietro le rocce
Tranne il
pesciolino
Ha urtato contro
di me, giuro, stava cercando di parlarmi”
La
batteria martella la tua testa. Mario si avvicina, lo avevi visto un paio di
volte nei viali dell’università. “Posso aiutarti?” alzi gli occhi vuoti, un
altro paio, azzurri, ti sorridono.
“Sto
male, errori, sono un disastro, un mostro. Uccido chi mi vuole bene. Stai
lontano da me!” Almeno hai provato a dare un senso alle tue risposte. Ma è un
momento no, l’agitazione e l’alcool non aiutano, il senso di vuoto cammina con
la disperazione. La canzone suona il tuo dolore, non vuoi essere lì a terra per
strada, puzza di urina, il mondo è sottosopra.
“La tua testa
collassa e scopri che non c’è niente dentro”
“Stai
parlando a me?”
Mario
ti prende una mano e la accarezza, ti aggrappi a lui e provi a rialzarti.
“Dove
sono i miei muscoli? Le ossa si possono muovere? Che fine ha fatto il cielo?”
“Uuuuuuuhhhh
uuuuuuuhhhhh”
Ti
lacera l’anima.
Anna
e Mario hanno dieci anni in più. Lui ha messo su qualche chilo, lei no. Camminano
sul marciapiede dove Mario rialzò Anna, la prese sottobraccio e la portò a casa.
E’ la loro celebrazione. Più vicini per il filo della cuffia condivisa. Where
is my mind, where is my mind suona ancora nel loro abbraccio: è la canzone, il
pesciolino che li ha salvati. E’ il sorriso di Mario che ha contagiato Anna.
TRACCIA: “Ridi nei posti in cui hai pianto. Ovvero riscrivi la narrazione.”
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